Les Ours Gourmands Chef Alessandro LORENZIN - Brusson, Valle d'Aosta

Massimo S.

Sono in giro perla Val d’Ayas, è ora di cena e, a Brusson, scopro un ristorante dal nome curioso e dal menu accattivante. Les Ours Gourmands. Gli Orsi “Golosi”. Entro, c’è posto. La cameriera, giovanissima quanto gentilissima e professionale, mi accompagna al tavolo. Trovo un ambiente in legno, caldo, accogliente, proprio quello che mi sarei aspettato da un locale in montagna. Nel locale vedo esposte foto dello Chef Alessandro Lorenzin e leggo qualche riga sulla sua filosofia. Ri-leggo il menu, era esposto fuori, e faccio una cosa che non faccio mai: alla richiesta della cameriera su cosa ho scelto tra i piatti del menu rispondo che mi metto nelle mani dello Chef. Sono allergico alle melanzane e non mi piace la cannella, per il resto … carta bianca.
Arrivano dei garganelli al ragù di bue grasso di Carrù e, dopo pochi secondi, anche lo Chef che mi racconta il piatto e mi porta del pecorino romano e una grattugia dicendomi che lui lo ritiene un abbinamento eccellente. Seguo il suo consiglio e mi gusto un piatto veramente ottimo. Di secondo arriva del filetto di cervo con patate, servito direttamente, dallo Chef che, di nuovo, mi racconta il piatto, la particolare quanto complessa marinatura che, combinata con i mirtilli, rendono questo secondo eccezionale.
Concludo la cena con una crema pasticciera con cioccolata tiepida e tegole valdostane (dolci a cialda realizzati con pasta di nocciole).
Ho bevuto un’Erbaluce di Caluso di Caretto del 2018 e un Nebbiolo di Rosset sempre 2018. Veramente ottimi entrambe.
Ad una prima occhiata i prezzi potrebbero sembrare un po’ alti, ma, dopo aver assaggiato i piatti del menu, ci si rende conto che le materie prime sono sceltissime e di primissima qualità e sono sapientemente combinate e lavorate per creare dei piatti che appagano la vista, l’olfatto ed il gusto e, non ultimo, l’appetito perché le dosi sono generose.
Io non ho avuto un trattamento speciale, lo Chef si comporta così con tutti i clienti.
Insomma, la cortesia, la gentilezza e la professionalità del personale, uniti alla maestria, alla fantasia ed alla cordialità dello Chef, che è anche il titolare, fanno di questo locale una tappa obbligata per chi si trova in zona.
Il locale è anche dotato di un meraviglioso quanto ampio dehor che permette di consumare i pasti all’esterno durante la bella stagione, immersi in una natura montana con un paesaggio mozzafiato.
P.s. Il locale sta diventando”famoso” per cui conviene sempre prenotare per non rischiare di non trovare posto.

Angelo F.

Il menù offre sia piatti tradizionali che proposte innovative e interessanti. Ingredienti di qualità e cura dei dettagli, prezzi in linea con il servizio. Tutto unito ad un ambiente accogliente e alla gentilezza dei proprietari. Ci torneremo di sicuro!

Ivana C.

Senza dubbio il miglior ristorante della zona, con un atmosfera intima e di pura tranquillità! Si possono assaporare i gusti della tradizione con prodotti locali di altissima qualità, ma soprattutto è la cucina stravagante dello chef a farne da padrona! Lo consiglio a tutti coloro che vogliono mangiare una buona cucina tradizionale e anche a chi ha voglia di assaggiare qualcosa di nuovo! La gentilezza dello staff è davvero ottima dato che è possibile richiedere un menù dedicato al proprio evento!

mariangela F.

Cena di Compleanno Eccellente !!!
Ho richiesto allo Chef Lorenzin un menù a base di pesce crudo per festeggiare il compleanno di mio marito
È stata un'esperienza gastronomica idilliaca e, grazie allo Chef Alessandro ,Katia e alla gentilissima Signorina che si è occupata di noi, curando ogni particolare, è stata una serata magica per le loro attenzioni e per la loro grazia.
Una romantica cena pienamente riuscita.
Pesce freschissimo, qualità altissima e ottimo vino.
Viviamo in val d'Ayas e quando vogliamo il meglio scegliamo a occhi chiusi Les Ours gourmands di Alessandro Lorenzin per la sua professionalità e senso dell'ospitalità!
Grazie per aver reso questo compleanno davvero speciale!
Armando e Mary

Diego M.

Eleganti tavolini immersi in un delizioso arredamento da chalet di montagna, con travi e perlinature in legno a vista, ben illuminato e servizio elegante. Il personale, pur essendo di nuova gestione, si muove in modo coordinato e misurato, lesto pur mantenendo gentilezza e cordialità. Il ristorante offre due menù: uno di cucina tradizionale e uno in stile giapponese. Le porzioni della cucina tradizionale sono normali, servite in elaborate portate, di buon sapore, dato anche dal buon equilibrio delle spezie. La cucina orientale non l'ho provata ma sembrava anche lei composta da portate appariscenti e invoglianti. Il prezzo mi è sembrato un pochino più alto della media ma non esageratamente considerando il periodo di alta stagione (quando sono andato). Quanto detto sopra vale per la cena mentre per il pranzo non saprei dire, per ora.

Luca G.

Un’esperienza….da non ripetere.
Siamo stati accolti da una Signora che con tono davvero poco accogliente ci ha detto che dovevamo attendere che il tavolo venisse preparato perché dovevano alzarsi quelli che avevano prenotato alle 19 (noi abbiamo prenotato alle 21).
Dopo circa 20 minuti ci siamo seduti e in soli altri 30 minuti siamo riusciti a fare un’ordinazione : polenta concia con salsiccia, ma la salsiccia era finita (?).
Davvero insipida.
La totale mancanza di sale si è aggiunta alla mancanza di sapore di fontina e di polenta (benché fatta con grano “antico”).
Abbiamo cercato di rifarci con gli antipasti…che nel frattempo abbiamo scoperto esistere in un menù “fuori menù”, un vero ossimoro, esistente in un’unica copia e che quindi non ci è stato possibile consultare in fase di ordinazione.
Antipasti: vitello tonnato e tartare di bue grasso.
Il vitello …. appena decente, la tartare era di certo fatta con carne di ottima qualità, preparata al coltello con, a mio giudizio, insufficiente attenzione (o perizia).

I tavoli accanto a noi, a quanto abbiamo potuto sentire, non se la sono cavata meglio. Un signore molto intraprendente è andato ed ha fatto da solo i caffè.
Il tavolo dietro di noi ha cenato a base di Ramen, sembra siano usciti soddisfatti, almeno loro….
A questo punto forse sarebbe stato più corretto uscire dicendo “どうもありがとう” (Duomo arigatou).

Pensavo di essere in Val d’Aosta però….

Al momento di pagare il conto la Signora che ci aveva accolto si è eclissata senza nemmeno salutare, le recensioni che abbiamo letto raccontano di uno chef che gira tra i tavoli e intrattiene i clienti, non abbiamo avuto questa fortuna (forse è meglio così).

Nota finale: la cameriera giovane, non sappiamo come si chiami, nel caos più completo è comunque stata davvero brava ed ha gestito da sola tutta la sala.

Giulia R.

Cena Indimenticabile!
Abbiamo assaggiato un uramaki della casa spinti dalla curiosità di provare il sushi a Brusson ed è stata una piacevole sorpresa, senza dubbio eccezionale negli abbinamenti e nel gusto.
Come portata principale abbiamo preso la tagliata, una delle migliori mai assaggiate.
Grazie Chef Alessandro per la cordialità con cui ci ha accolti nel suo ristorante e la cura con cui ha seguito tutta la nostra cena. Sicuramente un ristorante in cui torneremo alla prima occasione.

Luca U. R.

Bellissima la saletta del ristorante, personale molto premuroso.
Esperienza molto positiva, sushi eccellente e un filetto di cervo dello chef Lorenzin di cui difficilmente ci si può dimenticare.
Assolutamente una tappa molto interessante.
Davvero bravi.